Il Progetto Giano, finanziato con i fondi FAMI 2014 – 2020 del Ministero dell’Interno (Obiettivo Specifico 2 ”Integrazione/Migrazione legale” – Obiettivo Nazionale 2.2 “Integrazione”) ha l’obiettivo di individuare, mettere a confronto e sperimentare buone pratiche, nazionali e europee, volte a facilitare percorsi di accoglienza e di integrazione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale, con particolare riferimento all’accoglienza diffusa e familiare.
In particolare, il progetto intende contribuire alla sperimentazione, alla analisi e alla modellizzazione di esperienze di accoglienza diffusa, inclusa l’accoglienza in famiglia, che possano favorire la capacità del sistema nazionale di gestire quella che rischia di essere un’emergenza sociale, ovvero l’accoglienza e l’inclusione dei richiedenti protezione internazionale e dei titolari di protezione.
Il progetto intende pertanto raccogliere gli elementi significativi riguardo queste esperienze, ove già realizzate nel contesto nazionale, e contemporaneamente cogliere l’occasione di attivare un confronto con chi (enti locali in primis) ha avviato un percorso di riflessione sulle modalità attuali di accoglienza e di inclusione, per porsi in una dimensione di progettualità futura, offerta dalla cornice istituzionale dell’attuale sistema e dalle sue dimensioni evolutive. Inoltre, con il progetto è stato avviato un confronto con i partner europei (Spagna e Irlanda), pur nella diversità dei sistemi e dei contesti territoriali, per creare occasioni di riflessione rispetto alle potenzialità di contaminazione e replicabilità di politiche, metodologie e approcci adottati nei vari contesti territoriali e nei vari paesi.
Una delle fasi delle attività è la costituzione di un Tavolo di lavoro nazionale composto da alcuni Comuni e da alcune realtà del privato sociale che hanno sperimentato o vorrebbero sperimentare nuovi modelli di accoglienza, con l’obiettivo di realizzare un percorso di studio e comparazione di pratiche e sistemi in essere, al fine di contribuire alla elaborazione di Linee guida da proporre al Ministero dell’Interno per l’implementazione e la messa a sistema di possibili innovazioni che favoriscano il successo dei percorsi di accoglienza e di raggiungimento dell’autonomia per tutti i beneficiari.
La prima convocazione del Tavolo è prevista per il 29 gennaio 2018 dalle ore 10.00 alle ore 14.00 presso l’I.P.R.S. sito in Passeggiata di Ripetta 11, 00186 Roma.
Tra i temi che verranno affrontati nella giornata:
- Progettare l’accoglienza diffusa e valutarne gli impatti.
- Preparare i contesti territoriali: strategie di sensibilizzazione e comunicazione alla cittadinanza, come garantire la coesione sociale.
- Modalità di presa in carico multidisciplinare nei progetti di accoglienza diffusa, con un riguardo particolare agli aspetti psicologici e psico-sociali: valutazione delle competenze necessarie, delle modalità di lavoro, dei punti di forza e di fragilità rispetto all’accompagnamento al benessere psico-sociale e all’autonomia.
- Accoglienza in famiglia: comparazione delle esperienze realizzate a livello nazionale (nell’ambito dello Sprar e nel post Sprar) confronto tra metodi e strumenti di lavoro, valutazione di potenzialità, punti di forza e debolezza, con valutazione dell’efficacia nei percorsi di sostegno all’autonomia.
Il Tavolo di lavoro, che ha come obiettivo finale quello di produrre Linee guida da consegnare al Ministero dell’Interno grazie alle evidenze raccolte dai partner di progetto, verrà riunito tre volte entro il mese di maggio 2018.
Per Informazioni: Segreteria IPRS: 06.32652401 – iprs@iprs.it