progetto:

JUST IN TIME- Individuazione e presa in carico precoce delle vulnerabilità psicosociali dei minori stranieri nel territorio agrigentino

05/04/2018
20/12/2019

Linea di Finanziamento

http://www.interno.gov.it/it/ministero/dipartimenti/dipartimento-liberta-civili-e-limmigrazione

Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – A valere sul Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (FAMI 2014-2020)

Obiettivo Nazionale: ON1 –lett.b) Interventi a favore di Minori Stranieri in condizioni di vulnerabilità psicosociale. Obiettivo specifico: 1. Asilo. Annualità 2017-2019 – PROG-1669

Descrizione progetto:

Just in Time – Individuazione e presa in carico precoce delle vulnerabilità psicosociali dei minori stranieri nel territorio agrigentino

Il progetto “Just in Time- Individuazione e presa in carico precoce delle vulnerabilità psicosociali dei minori stranieri nel territorio agrigentino”  -Prog. 1669- , coordinato dall’RTI formata da Associazione Culturale Acuarinto e l’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali IPRS, è un progetto promosso dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – A valere sul Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (FAMI 2014-2020) nella linea di azione volta a favorire interventi a favore di minori stranieri in condizioni di vulnerabilità psicosociale.

Il progetto intende realizzare un’azione di salvaguardia e promozione del benessere psicosociale dei minori stranieri con vulnerabilità psicosociali presenti sul territorio della provincia di Agrigento. Tale azione è finalizzata sia a rafforzare la capacità del sistema nell’individuare precocemente le vulnerabilità dei minori stranieri, ma anche sostenere le strutture di accoglienza con minori in condizioni di vulnerabilità psicosociale in quel processo complesso di riconoscimento delle tipologie di fragilità e individuazione nel territorio delle risposte adeguate rispetto a ciò che si riscontra, e a garantire loro l’adeguato sostegno, attraverso la messa in campo di azioni di raccordo tra le strutture di accoglienza e la rete degli attori territoriali, sanitari e del terzo settore, indispensabili partner per la tutela dei minori stessi.

La continuità territoriale, tra lo sbarco e l’accoglienza, nel territorio di Agrigento, è uno dei fattori che consente al progetto di operare per un rafforzamento del sistema dell’accoglienza nel suo complesso attraverso un’azione di costante verifica della capacità di individuazione delle fragilità e dell’efficacia delle forme di tutela e presa in carico.

La promozione del benessere psicosociale, si colloca, per sua natura, in una zona di integrazione di competenze, di linguaggi e di prassi operative, e per tale motivo è quanto mai opportuno, se non obbligatorio, sviluppare tra gli attori territoriali coinvolti nella gestione e nella presa in carico del minore straniero la capacità di lavorare in rete.

 

Obiettivi

Obiettivi generali
  •  Migliorare la capacità di individuazione delle condizioni di vulnerabilità psicosociale dei minor stranieri;
  • Rafforzare la rete degli attori territoriali sia favorendo la definizione di prassi operative ad hoc sia attraverso azioni specifiche di formazione;
  • Sostenere i percorsi di presa in carico psicosociale dei minori stranieri in cooperazione con gli operatori dei centri di accoglienza e la rete degli attori territoriali;

 

Obiettivi specifici

 Sviluppare criteri di individuazione precoce del disagio psicologico così da avviare precisi percorsi di sostegno psicosociale;

  • Condividere gli strumenti di individuazione delle vulnerabilità con la rete degli attori, e sviluppare percorsi di sostegno psicosociale anche attraverso l’individuazione di prassi operative adeguate;
  • Garantire una costante attività di sostegno e supervisione agli operatori dei centri di accoglienza nell’individuazione delle fragilità e nella messa in atto di specifici programmi per l’assistenza, il trattamento e la remissione dei traumi rilevati;
  • Sostenere la rete degli attori territoriali a sviluppare strategie e competenze adeguate a offrire riposte pertinenti alle tipologie di vulnerabilità specifiche (disturbi postraumatici da stress, esperienze di tortura, rischio di tratta, etc.).

Per realizzare ciò, il progetto intende attuare tre azioni:

  • Sostenere il dialogo e il confronto tra gli attori che sul territorio si occupano della prima accoglienza dei minori stranieri al fine di migliorare la precoce capacità di individuazione di comportamenti predittivi delle vulnerabilità psicosociali nelle zone di sbarco e la presa in carico;
  • Effettuare una ricognizione delle risorse sanitarie e del privato sociale presenti sul territorio per offrire risposte specializzate di presa in carico ai bisogni dei minori in condizione di vulnerabilità psicosociale;
  • Attivare équipe multidisciplinari specializzate, che concorrano all’individuazione delle fragilità psicosociali dei minori stranieri e alla costruzione di percorsi di presa in carico più appropriati al trattamento della vulnerabilità individuata.

 

Al centro di tutta l’azione progettuale si pone per l’appunto la costituzione di équipe multidisciplinari che costituiranno una risorsa territoriale per le azioni di sostegno ai centri di accoglienza e di raccordo con la rete degli attori territoriali, sanitari e del terzo settore. Le equipe dovranno infatti essere in grado di attivare tutte le risorse disponibili per dare efficace soluzione alle condizioni di fragilità riscontrate nei minori stranieri: questo vuol dire che sarà necessaria un’adeguata mappatura delle risorse presenti sul territorio, soprattutto per quel riguarda competenze altamente specifiche, mappatura che consentirà anche di costruire e definire prassi operative di lavoro che renderanno più semplice il dialogo tra i vari attori coinvolti.

 

Attività

Il progetto si articolerà su tre fasi, per la durata di complessivi venti mesi.

E’ prevista anche una fase di coordinamento e management trasversale al progetto.

Fase 1 – Preparatoria-formativa (durata: 3 mesi – dal primo al terzo mese)

In questa fase si procederà a:

  • Costituire due equipe multidisciplinari costituite dalla figura di psicologo, assistente sociale e mediatore linguistico-culturale ed esperto legale. Saranno pianificati con il personale delle equipe due incontri iniziali, in parte di carattere formativo, in parte di carattere operativo (lavoro sullo spirito d’equipe, condivisione del piano progettuale e messa a punto delle modalità di intervento), gestiti dal responsabile di progetto e dal responsabile della supervisione;
  • Effettuare la mappatura delle strutture sanitarie specializzate nella gestione delle vulnerabilità psicosociali dei minori stranieri presenti sul territorio agrigentino, in ordine a costruire una rete di riferimento per gli operatori dei centri di prima accoglienza da sostenere successivamente nella costruzione del rapporto con tali strutture per organizzare prese in carico specialistiche dei minori;
  • Convocare un Tavolo di lavoro con i responsabili dei centri di prima accoglienza e con il personale della capitaneria di porto e con i rappresentanti delle associazioni incaricate del soccorso in mare ai migranti per illustrare loro il progetto; mettere a punto strategie operative comuni da convalidare successivamente attraverso la redazione di protocolli di intesa; individuare, ciascuno per il proprio ente di appartenenza, le figure da inserire nei corsi di formazione previsti dal progetto;
  • Realizzazione di una campagna informativa sul territorio riguardo l’iniziativa progettuale proposta, da effettuarsi attraverso spot televisivi sulle reti locali, depliant, volantini;
  • Organizzazione di un seminario di presentazione dell’iniziativa progettuale, a cui invitare gli operatori delle strutture di accoglienza per minori presenti sul territorio, rappresentanti della ASP, della Prefettura, delle Forze dell’Ordine e degli enti locali;
  • Realizzazione di incontri di approfondimento volti a definire gli strumenti da utilizzare per la rilevazione delle vulnerabilità psicosociali nelle zone degli sbarchi e nei centri di prima accoglienza e a costruire una comune modalità operativa. Tali incontri consisteranno in tre momenti di approfondimento congiunto con le due tipologie di attori volto ad analizzare le modalità operative in uso, i loro punti critici, a costruire sulla base dei rispettivi bisogni gli strumenti operativi da utilizzare. Agli operatori dei centri di prima accoglienza saranno rivolti due incontri di approfondimento (ciascuno della durata di 4 ore) orientati ad accrescere la capacità di cogliere i momenti di sofferenza nelle prime ore/giorni di inserimento dei minori nei centri di prima accoglienza, a costruire un progetto terapeutico, a organizzare una presa in carico con l’ausilio delle strutture sanitarie territoriali.

 

Fase 2 – Operativa (durata: 15 mesi – dal quarto al diciottesimo mese)

Tale fase prenderà avvio dal quarto mese, una volta terminati gli incontri di approfondimento sulla capacità di intercettazione di comportamenti predittivi del disagio psicologico dei minori stranieri. Essa prevede, attraverso l’utilizzo di strumenti di rilevazione ad hoc, di:

  • sostegno allo screening delle vulnerabilità psicosociali dei minori stranieri nei centri di prima accoglienza con il supporto dell’equipe multidisciplinare;
  • supporto agli operatori dei centri di prima accoglienza nella costruzione dei percorsi di presa in carico presso le strutture sanitarie territoriali idonee al trattamento dei bisogni psicosociali rilevati (tratta, tortura o disturbi postraumatici da stress).

Parallelamente si procederà a effettuare una supervisione delle equipe multidisciplinari, con una cadenza mensile, che consisterà sia nell’analisi qualitativa del lavoro svolto dall’equipe, al fine di apportare in corso d’opera correttivi alle eventuali criticità registrate, sia nella discussione collegiale dei casi, al fine di valutare l’efficacia dell’intervento. Inoltre, l’attività di supervisione funzionerà da strumento di monitoraggio garantendo, sulla base delle evidenze registrate, di ricalibrare il modello proposto.

 

Fase 3 – Analisi del servizio proposto e divulgazione dei risultati (durata: 2 mesi – il  diciannovesimo e ventesimo mese)

Due mesi prima del termine del progetto si procederà a valutare l’efficacia del servizio proposto attraverso la realizzazione di due focus-group con gli operatori dei centri di prima accoglienza e del personale delle navi per cogliere criticità e punti di forza. Quanto emerso dai focus-group e i risultati raggiunti dal servizio saranno descritti all’interno di un rapporto finale che sarà distribuito alla rete degli attori coinvolti nel progetto e pubblicato sui siti del soggetto proponente e del partner. I risultati dell’iniziativa progettuale saranno presentati e discussi nel corso di un convegno finale ad Agrigento che prevedrà, oltre alla presenza degli attori territoriali che hanno preso parte al progetto, il coinvolgimento delle altre strutture sanitarie territoriali della regione, di associazioni di immigrati e del terzo settore, degli organi di stampa, dei sindaci del territorio.

 


Attività di Progetto:

    • 18.06.2018 Agrigento: incontro di coordinamnento e confronto sulle modalità operative relativamente alle attività di sbarco ad Agrigento mell’ambito del fondo FAMI 2014-2020;
    • 19.06.2018 Agrigento: giornata di studio e confronto con gli operatori del territorio e presentazione del progetto.
    • 23.10.2018 Agrigento: Corso di formazione presso la prefettura per gli operatori del settore (TeleVideoAgrigento canale 92 del digitale terrestre)

  • 20.05.2019 Agrigento: incontro “I percorsi presa in carico dei minori stranieri in condizioni di vulnerabilita’ psicosociale” in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e con il patrocinio del Comune di Agrigento. (Programma della giornata scaricabile nella sezione Output di progetto)
  • 17.07.2019 Agrigento: incontro “La clinica del trauma nei migranti forzati – Il ruolo dello psicologo nelle strutture di Accoglienza – Focus Group sul raccordo tra i servizi di accoglienza e i Servizi di Salute Mentale” in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e con il patrocinio del Comune di Agrigento. (Programma della giornata scaricabile nella sezione Output di progetto)

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