FRA NOI.
Rete Nazionale di accoglienza diffusa per un’autonomia possibile
Prende il via in questi giorni il nuovo Progetto “FRA NOI. Rete Nazionale di accoglienza diffusa per un’autonomia possibile“, promosso dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, finanziato dal Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (FAMI) , coordinato dal Consorzio Farsi Prossimo Società Cooperativa Onlus.
Il progetto prevede la creazione di una rete nazionale a sostegno dei percorsi di autonomia dei Titolari di Protezione Internazionale (TPI) che consenta la messa in comune tra diversi territori di risorse e opportunità per i destinatari, così da incrementare il successo dei percorsi di integrazione dei singoli; lo sviluppo di un sistema integrato e condiviso a livello nazionale di monitoraggio, valutazione e follow-up dei percorsi di autonomia e lo scambio tra le buone prassi nei diversi territori, anche implementando l’approccio personalizzato già in uso nel sistema SPRAR al fine di aumentarne l’efficacia e l’impatto, sostenendo il lavoro delle equipe multidisciplinari; l’ampliamento e sistematizzazione delle reti con i servizi pubblici e con i privati ad oggi attivi nei singoli territori nelle diverse aree dell’integrazione favorendo il nascere di nuove sinergie, l’efficienza nell’utilizzo delle risorse, il sostegno e la valorizzazione dei legami formali e informali creatisi nei territori.
Sono destinatari del progetto i titolari di protezione internazionale per la maggior parte ospiti degli Sprar dei Comuni di: Trieste e Pordenone (Friuli Venezia Giulia); Milano, Monza, Varese, Malnate, Caronno Pertusella, Lecco, Rho, Rozzano (Lombardia); Savona, Genova (Liguria); Biella (Piemonte); Rimini, Ravenna (Emilia-Romagna); Ancona (Marche); S. Marina, Roscigno, Polla, Padula, Eboli e Pontecagnano (Campania); S.Nicola dell’Alto e Carfizzi (Calabria); San Chirico Raparo (Basilicata); Trapani, Messina, Catania, Acireale, Marsala, Palermo e Modica (Sicilia).
Il progetto prevede azioni in 10 regioni italiane e la partnership è in ogni territorio sia pubblica (presenza di almeno un ente locale) sia privata. Le azioni di progetto consentiranno la creazione di un sistema congiunto a livello nazionale per l’implementazione delle prassi per l’integrazione dei Titolari di Protezione Internazionale che sappia dare rilievo alla definizione di un modello di presa in carico e condurre alla definizione di percorsi di accoglienza personalizzati e flessibili, e pertanto costantemente monitorati, valutati e ridefiniti. Tale costante lavoro di monitoraggio e ristrutturazione dei percorsi di accoglienza personalizzati avverrà alla luce delle capacità dei destinatari di aderire al percorso offerto, in ragione delle proprie capacità di affrontare l’impatto con le condizioni psicologiche ed emotive che caratterizzano la sua condizione e delle capacità o delle necessità di aderire ai percorsi di autonomia proposti in ragione delle competenze presenti o perseguibili. Grande attenzione verrà prestata alla formazione dei case manager e degli operatori delle équipe multidisciplinari locali, sia relativamente alle funzioni di orientamento e formazione, sia per ciò che concerne le strategie di supporto psicologico, la cui supervisione scientifica sarà affidata a IPRS. Le azioni si svilupperanno secondo 4 ambiti principali: 1. Lavoro e Formazione; 2. Accoglienza; 3. Scambio e Formazione Operatori 4.Comunicazione. Ogni Equipe Locale (EL) selezionerà i destinatari di progetto in base a criteri condivisi a livello centrale e in collaborazione con l’ente pubblico gestore dello Sprar. Il Case Manager di ogni EL definirà quindi il progetto assieme al destinatario e in collaborazione con i referenti casa e lavoro, proponendo le risorse più adeguate alla persona.
Con l’azione messa in campo si ritiene di poter dotare i destinatari di quelle risorse psicologiche, relazionali e professionali tali da renderli capaci di reggere anche eventuali e invitabili necessità di ridefinire i processi di integrazione o le difficoltà che possano presentarsi, evitando così il rischio di marginalità cui soggetti fortemente fragilizzati dalle esperienze di vita sono altrimenti necessariamente esposti. Inoltre, si ritiene attraverso l’intervento progettuale di far crescere il sistema nel suo complesso (riqualificazione degli operatori, livelli di servizio più omogenei sul territorio nazionale, coerenti azioni di sostegno ai percorsi di autonomia, maggiore coordinamento tra i vari servizi).
Giornata di Riflessione e Confronto
9 Marzo, ore 10.30
presso la sala conferenza dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali
- Confronto con l’Autorità di Gestione rispetto ai percorsi di autonomia e alle problematiche incontrate;
- Revisione dei criteri di valutazione per l’autonomia e definizione di indicazioni metodologiche utili all’azione di valutazione e monitoraggio del progetto.
SEMINARI: 12 Incontri di scambio e coinvolgimento
EVENTO FINALE: CHE NON RESTI FRA NOI
Più che un progetto: un laboratorio di esperienze, luoghi, idee e persone.
Una mattina ricca di laboratori, un pomeriggio con due tavole rotonde: l’evento finale del progetto FAMI Fra Noi: rete nazionale di accoglienza diffusa per un’autonomia possibile vuole raccontare cosa abbiamo realizzato, ma soprattutto cosa abbiamo imparato da questo progetto, realizzato in una rete con quasi 50 partner diffusa in 10 regioni italiane.
Parleremo di inserimenti lavorativi, di politiche abitative e di accoglienze in famiglia, le azioni che abbiamo sperimentato perché i titolari di protezione internazionale raggiungano un’integrazione stabile.
Un focus group su immigrati e integrazione ci aiuterà a ragionare fuori dai soliti schemi.
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