progetto:

Casa dei papà separati – Comune di Latina

05/12/2016
05/12/2017

Linea di Finanziamento

Regione Lazio – Promozione di interventi in favore di coniugi in caso di separazione legale, divorzio o comunque cessazione degli effetti civili del matrimonio

Descrizione progetto:

Il Comune di Latina, al fine di offrire risposte concrete e un sostegno alle difficoltà sociali, psicologiche ed economiche dei papà separati,  ha avviato un programma di interventi di accoglienza residenziale di padri che, a seguito della separazione e/o interruzione della convivenza, vengano a trovarsi privi di un alloggio e nell’impossibilità, a causa di problemi economici, di reperirne uno nell’immediato, e ha sostenuto l’apertura di un servizio di ascolto, orientamento ed accompagnamento che possa offrire sostegno psicologico e sociale dei papà separati della città di Latina (gestito da IPRS attraverso l’Assistente sociale Francesca La Rocca).

Background
Quando avviene una separazione, a soffrire sono certamente entrambi i coniugi (o i conviventi) e spesso la sofferenza si trasferisce sui figli, i quali pagano una situazione della quale non sono responsabili e che mina il loro equilibrio in una fase delicata della loro crescita e della formazione come persone. Alle conseguenze affettive e psicologiche della separazione (il fallimento dell’unione famigliare è spesso vissuto, dai coniugi, come il proprio fallimento personale) si sommano conseguenze di carattere economico.
Il nostro Paese è stato per ben due volte sanzionato dalla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, per non avere sufficientemente tutelato i diritti dei padri separati. Una prima volta nel 2010 ed una seconda nel 2013. I padri separati, in Italia, sono circa 4 milioni, di cui 800.000, con serie difficoltà economiche. Oggi il numero dei papà separati è in crescita e, secondo le Associazioni che si occupano dei loro diritti, l’80% vive in serie difficoltà economiche. Sempre più spesso può capitare di trovare, tra i frequentatori abituali di strade, dormitori pubblici o mense caritatevoli della città, molti padri separati. Il problema di reperire – una volta tornati single – un alloggio dignitoso in cui vivere diventa un assillo quotidiano, che assume spesso contorni di disperazione: senza un alloggio dignitoso, infatti, il Giudice potrebbe disporre il divieto di visita dei figli.
Ecco allora che il problema da individuale diventa una vera e propria emergenza sociale che chiama in causa in primis il Comune di residenza dei papà separati, che è spesso la prima propaggine dello Stato a cui il cittadino in difficoltà si rivolge per un aiuto.

Inoltre, con la separazione, il diritto alla genitorialità viene trasformato in un “diritto di visita” limitato, nella maggior parte dei casi a due pomeriggi a settimana e a due weekend al mese: i rapporti con i figli vengono così privati di qualsiasi spontaneità, gravemente limitati nei tempi e nei modi imposti per sentenza e tutto ciò costituisce una inibizione violenta tanto dei più forti istinti naturali quanto delle sovrastrutture culturali. I padri subiscono, in questo senso, una violenza psicologico-relazionale generata sia dall’interruzione giuridica delle relazioni e dei legami genitoriali che dalla campagna denigratoria che un genitore compie, tramite i figli, ai danni dell’altro genitore. Nello specifico, non si prende mai in considerazione la disperazione originata dalla perdita o dalla mutilazione della relazione genitori-figli, l’impossibilità di condividere i compiti di cura e educazione e l’esclusione forzata da una partecipazione concreta al processo di crescita. La violenza psicologico-relazionale si aggrava quando il già limitante “diritto di visita” viene subordinato al volere del genitore che esercita un reale potere sulla prole, quando cioè il genitore affidatario, che nella maggior parte dei casi è la madre, ostacola o impedisce gli incontri dell’altro con i figli.

Il progetto
Per rispondere alla profonda sofferenza psicologica e al disagio anche di carattere sociale ed economico descritto, il Comune di Latina ha avviato lo Sportello di ascolto (attivato nell’ambito di un progetto sperimentale finanziato dalla regione Lazio) che sarà attivo il lunedì dalle ore 9 alle ore 13 e il venerdì dalle ore 14 alle ore 19, in viale XVIII Dicembre, 43.

Per informazioni e appuntamenti è possibile telefonare al numero 0773 484649 oppure scrivere una mail all’indirizzo casadeipapaseparati.latina@iprs.it.

Allo sportello sarà possibile ricevere sostegno attraverso colloqui individuali e counseling psicologico; trovare sostegno psicologico e sociale attraverso la partecipazione a gruppi di mutuo aiuto; ricevere sostegno alla genitorialità attraverso interventi brevi di prevenzione, orientamento e supporto per favorire la capacità di gestire disagi di carattere emotivo, esistenziali, relazionali e le problematiche connesse all’esercizio delle funzioni genitoriali ed educative; usufruire di consulenza legale e accompagnamento e raccordo con i servizi del territorio.

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