European Project MATES Multi Agency Training Exit Strategies for Radicalized Youth
DIRECTORATE-GENERAL MIGRATION AND HOME AFFAIRS INTERNAL SECURITY FUND POLICE (2014-2020)2015 CALL FOR PROPOSALS – HOME/2015/ISFP/AG/LETX/8772
Workshop nazionale
USSM, Torino
14 febbraio 2018
9:30-17:30
Il progetto MATES ha come obiettivo lo sviluppo di materiale formativo che sostenga professionisti di diverse agenzie e della comunità a porre in essere interventi coerenti con una strategia multi-attore per la reintegrazione sociale di giovani coinvolti in processi di radicalizzazione violenta. Il materiale formativo è costruito sul modello dei Common Curricula utilizzati da CEPOL (European Union Agency for Law Enforcement Training), verrà utilizzato in via sperimentale da operatori della giustizia, della polizia locale e della comunità e attori chiave del sistema di intervento per la reintegrazione di giovani autori di reati connessi al terrorismo e produrrà linee guida da utilizzare in tutti i paesi partner (Italia, Spagna, Germania, Portogallo, Germania, Slovenia – il materiale sarà disponibile in 6 lingue).
Rispetto alla complessità del fenomeno, il problema che MATES affronta è duplice. In primo luogo deve individuare strategie efficaci di “disengagement” per minori e giovani in area penale esterna sulla scorta di quanto previsto dalla Commissione Europea. In secondo luogo il progetto deve efficacemente trasferire tale strategia agli operatori dei servizi in modo da dotarli di tutte le conoscenze e competenze necessarie ad attuarla in modo efficace.
Nella definizione della più adeguata strategia di intervento – e relativi ambiti di approfondimento – sulla base della quale costruire il materiale formativo, il progetto MATES ha coinvolto direttamente, nelle attività di ricerca prima e di formazione pilota in questa fase, gli operatori della giustizia minorile e degli adulti, operatori che realizzano gli interventi di reinserimento sociale o vi partecipano (realtà del terzo settore, parrocchie, ecc.) e attori delle comunità islamica (associazioni di immigrati, Imam), ossia i diversi operatori, professionisti, stakeholder coinvolti nella presa in carico e reintegrazione sociale del target di riferimento.
La città di Torino è stata individuata dal Dipartimento della Giustizia minorile e di comunità quale contesto dove affrontare da vicino, a livello teorico e operativo, il tema della presa in carico dei soggetti in area penale, con trascorsi di radicalizzazione violenta o a rischio di venir reclutati, in particolare relativamente al percorso di de-radicalizzazione in area penale esterna, attraverso lo sviluppo di idonee metodologie e strumenti di lavoro.
L’approfondimento del contesto Torinese ha avuto l’obiettivo di raccogliere materiale utile ad orientare le strategie di intervento e i programmi di deradicalizzazione e di indagare le esigenze formative a cui il percorso di formazione avrebbe dovuto dare risposta. Un primo passo in questa direzione è stato rappresentato dalla ricognizione dell’esistente, ossia dalla comprensione di come si muovano i servizi della giustizia che operano in area penale esterna per il trattamento e la reintegrazione sociale di minori e adulti.
Le attività di confronto con il territorio sono state avviate a maggio del 2017 e hanno visto sia la realizzazione di incontri di riflessione sul tema della radicalizzazione islamica nel contesto territoriale di intervento, sia la conduzione di interviste in profondità con i responsabili dei due servizi e attori rilevanti della rete territoriale di intervento in area penale esterna dei servizi USSM (minori) e UEPE (adulti).
Le informazioni raccolte a livello nazionale anche negli altri paesi europei sono state utilizzare per definire i pilastri su cui il lavoro sulla radicalizzazione violenta in area penale esterna deve fondarsi e le sfide che pone ai sistemi di giustizia, soprattutto in area penale esterna. I common curricula cercano di fornire risposte al tema della radicalizzazione violenta sul versante sia teorico, sia operativo in una ambito, quello dei servizi di Probation, su cui, per altro, la riflessione e le esperienze in Europa di intervento per la reintegrazione sociale del target di riferimento sono ancora poco strutturate e/o in fase di valutazione.
Programma della giornata
9:30 – 12:30
Capacity building e lavoro di rete
- Restituzione agli operatori degli Uffici USSM e UEPE degli esiti del lavoro di analisi al livello europeo e nazionale (con riferimento alla realtà Torinese) delle sfide che si pongono ai sistemi di intervento sulla radicalizzazione in area penale esterna.
- Riflessioni sul tema della configurazione della rete degli attori coinvolti o coinvolgibili e degli ostacoli che permangono al loro coinvolgimento nell’ambito di interventi con il target di riferimento alla luce del percorso avviato nell’ambito del progetto MATES, e anche in riferimento al Patto nazionale per un Islam Italiano siglato dal Ministero dell’Interno.
14:00 – 17:30
Incontro/i con gli attori della rete per condividere la strategia di intervento con soggetti a rischio di radicalizzazione violenta finalizzato al testing del materiale formativo.
- Presentazione del progetto MATES e dei common curricula per una strategia multiattore per la reintegrazione sociale di giovani coinvolti in processi di radicalizzazione violenta finalizzato al testing di alcune unità didattiche specifiche relative alle questioni etiche, che si pongono nell’ambito di approcci multiattore all’intervento in area penale esterna per la reintegrazione sociale e il “disengagement” di soggetti radicalizzati, e relative allo strumento della contronarrazione.