Venerdì 29 dicembre 2017 alle ore 20,30, presso la Sala Convegni dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali – Passeggiata di Ripetta 11 a Roma – si terrà la rappresentazione dello spettacolo “CNH2N+2…L’odore dell’inconscio” di Sandro Gindro
con
Patrizio Fariselli AREA Open Project – tastiere
Francesco Pezzella – Voce recitante
“L’inconscio è una realtà sottile, nera, lugubre, terribile. Nessuno sa davvero che cosa sia l’inconscio. Recenti studi hanno stabilito che l’inconscio esiste troppo. Per questo bisogna eliminarlo parzialmente in ognuno di noi, in ogni gruppo, in ogni nazione, in tutta la terra. L’inconscio è nero, viscido, pesante, con leggeri riflessi verdognoli e azzurri; ha un profumo intenso. L’inconscio viene di lontano. Esisteva già prima del conscio.”
Attraverso questo incipit un serio conferenziere si presenta alla platea e definisce il tema del suo dire: tra elucubrazioni scientifiche, satira, ironia, si dipana un percorso che stupisce e diverte, smascherando qui e là il qualunquismo e la cattiva coscienza dei potenti.
I toni, spesso ironico-grotteschi, si stemperano nascondendo un’aroma di nostalgia: l’odore dell’inconscio è cambiato, una volta se ne apprezzava il profumo, oggi è divenuto troppo simile a quello del petrolio.
Non mancano serie riflessioni sul passato e su ciò che ci aspetta: l’inconscio sopravvive grazie e nonostante il suo odore, così come l’uomo sopravvive nel ricordo delle sue efferatezze incancellabili.
Scritto da Sandro Gindro (psicoanalista, drammaturgo e musicista) nel 2000, l’odore dell’inconscio è una favola che accosta la vischiosità dell’inconscio a quella del petrolio: una favola che imprigiona, ottunde e instupidisce, come l’odore del petrolio, penetrante, acre e persistente.
Fariselli (tastierista del gruppo degli AREA di Demetrio Stratos e leader di AREA OPEN PROJECT) utilizza tutta la sua sapienza di compositore e di improvvisatore: spunti aleatori, suggestioni provenienti dalla musica classica (Bach in primis) e jazz, sonorità medio-orientali, melodie rarefatte prodotte anche con l’ausilio di suoni elaborati al computer: La sua tecnica improvvisativa si avvinghia al testo, esaltandone alcuni elementi, allo stesso modo la recitazione di Pezzella diviene una lama che penetra nel suono e lo modifica utilizzando toni espressamente onirici, violenti, languidi e talora disincantati.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
E’ gradita prenotazione chiamando lo 06.32652401 o inviando una email a iprs@iprs.it