Coming of Age
La transizione all’età adulta rappresenta per i minori stranieri non accompagnati e i neomaggiorenni un’autentica sfida nella sfida. Come evidenziato nel report A Un Bivio, promosso da UNICEF, UNHCR e OIM, alle tradizionali criticità e fatiche della crescita, si aggiunge in questa situazione un’ulteriore doppia transizione: quella culturale legata all’acquisizione e all’interpretazione di codici diversi dalla cultura d’origine e quella legata al superamento dei traumi che queste persone hanno vissuto durante il viaggio migratorio e dopo l’arrivo in Italia.
Difficoltà che non spariscono con la maggiore età e che paradossalmente rischiano di acuirsi con il venire meno delle garanzie e delle tutele riservate dalla nostra Legislazione ai minorenni, nonché con la fuoriuscita dal sistema di accoglienza. In quest’ottica, in continuità con lo spirito della Legge Zampa e l’introduzione della figura del tutore volontario, sono emerse negli ultimi anni iniziative che puntano a coinvolgere i cittadini attivi (tutori sociali, mentori, tutor per l’inclusione, buddies, ecc) nel supporto ai giovani migranti.
Una serie di interventi, basati su un approccio community based, per molti versi ancora poco codificati, non riconosciuti dal sistema legislativo, ma che hanno attirato l’attenzione di studiosi, organizzazioni e Istituzioni per la loro capacità di rinnovare pratiche di inclusione e di ampliare l’area di cura verso specifiche forme di vulnerabilità.
Alla luce del contesto delineato, Refugees Welcome Italia, in partnership e con il sostegno della Fondazione Hapax, ha inteso promuovere e accrescere la consapevolezza dell’importanza di dispositivi di supporto comunitario nel percorso di inclusione di neomaggiorenni e giovani migranti.
Attraverso un percorso di ricerca finalizzato alla pubblicazione di un position paper si è inteso valorizzare le conoscenze e il know how sulla tematica del mentoring come leva di inclusione sociale per neomaggiorenni arrivati soli in Italia , promuovere la condivisione di esperienze e buone prassi nazionali ed europee che possano fungere da potenziale benchmark, nonché acquisire maggiore conoscenza sui bisogni e le esigenze di giovani migranti e neomaggiorenni e sui meccanismi di ingaggio e coinvolgimento della società civile. L’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali è stato incaricato di collaborare nella realizzazione di tale ricerca, che avrà esito in una pubblicazione, il cui obiettivo è quello di offrire un solido fondamento teorico e una coerente cornice di azione alla pratica del mentoring e della tutela sociale, alla luce delle evidenze raccolte, delle riflessioni promosse a livello nazionale ed internazionale e del confronto tra altri attori del privato sociale che stanno svolgendo o hanno realizzato una simile esperienza.
La pubblicazione rappresenta per il Terzo Settore un elemento di capacity building dell’organizzazione stessa, per practitioners e studiosi un insieme interessante di dati e di esperienze da poter analizzare e modellizzare ulteriormente, mentre per il terzo target, assistenti sociali e funzionari della PA, un vademecum per una possibile declinazione e incorporazione della pratica nelle sperimentazioni di Welfare di comunità.
Questo percorso di ricerca ha anche la finalità di animare una riflessione nazionale ed europea sulle sfide e le criticità relative alla transizione all’età adulta del target di riferimento corredata di elementi quantitativi e qualitativi e uno speculare approfondimento sulla capacità del mentoring di rispondere in tutto o in parte ai bisogni evidenziati.